MIELE DI SULLA
Miele di sulla

MIELE DI SULLA

Nell’antichità questa pianta aveva un nome composto da: “hedys”, cioè dolce, e “saron”, ovvero scopa.

Praticamente veniva utilizzata come scopa grazie alle sue caratteristiche, ma aveva anche un odore fortemente dolciastro.

Miele di Sulla • Il nome “sulla”, ha origine dallo spagnolo “zulla”.

La sulla è una pianta selvatica diffusa nella macchia mediterranea e la si può trovare anche in montagna, sino a circa 1200 m di altitudine.

Cresce nei prati erbosi, sui cigli dei fossi e lungo le strade dove il terreno è argilloso.

Sono le sue radici a fittone che le consentono di crescere su terreni spesso ostici ed è per questo che viene utilizzata in agricoltura, proprio per dare giovamento a terreni con questa consistenza.

Generalmente viene coltivata per interrompere le coltivazioni di cereali come orzo e grano e migliorare il terreno, predisponendolo alla concimazione.

Una volta tagliata, la sulla darà vita ad un ottimo foraggio per il bestiame.

Miele di Sulla • Medicina ed erboristeria

La sulla ha proprietà di carattere astringente, previene l’aumento di colesterolo nel sangue ed è ricca di vitamine.

Grazie alle proteine che contiene è ottima per l’alimentazione dei polli e aiuta le patologie legate al sistema gastro-intestinale di bovini e ovini, che se ne nutrono spontaneamente nei pascoli.

È molto ricca di rame, ferro, manganese, zinco e magnesio che, combinati insieme, diventano un mix di energia per chi pratica attività sportive.

Dona tonicità ed è un validissimo disintossicante epatico, stimolando al contempo il sistema immunitario.

La sulla non è particolarmente conosciuta ed utilizzata in cucina, anche se ottima per preparare, sia con le foglie che con i fiori, insalate, frittate, flan e zuppe.

Fiori ros…si, fiori di sulla!

Questa pianta appartiene alle leguminose, perciò ha un fiore che assume la forma di una corona allungata e che diventa di un color rosso porpora intenso.

Forma e colore sono estremamente invitanti per le api che, cibandosene con golosità, lo trasformano in ottimo miele.

In verità, la parte di questa pianta spontanea che attira le api è il seme rotondo, di colore giallo, acquoso e zuccherino.

Quando il frutto di sulla è maturo, infatti, si apre suddividendosi in molti di questi piccoli semi.

Anche la sulla ha attirato l’attenzione di Masilicò, proprio per il miele particolare che se ne può ricavare.

Miele di Sulla • Il miele

È un prodotto ricco di sali minerali, nutrienti e vitamine.

Delicato e non particolarmente dolce, lascia anzi, alla fine, un piacevole e leggero gusto acidulo in bocca.

Con tutti gli elementi e le proprietà benefiche della pianta di sulla, però, questo miele può trovare spazio non solo in cucina.

Per esempio ottiene ottimi risultati nel contrastare brufoli e acne se spalmato sulla pelle.

Mentre invece, se utilizzato come dolcificante per una camomilla, per una tisana o nel latte tiepido, diventa un perfetto e gradevole rimedio per tosse e mal di gola. 

Il miele di Masilicò lo trovi –> qui

Miele di Sulla • Dolci cristalli

Quello della cristallizzazione del miele è un processo naturale che nulla ha a che vedere con la sua qualità, come invece viene spesso pensato.

Nel nettare di cui si cibano le api sono presenti glucosio e fruttosio, che sono zuccheri diversi tra di loro.

Siccome l’acqua nel miele è pochissima, quindi con una percentuale nettamente inferiore agli zuccheri, questo fa si che quando il glucosio si separa dall’acqua, si trasforma in piccoli cristalli.

Più glucosio significa cristallizzazione più rapida, se invece il fruttosio (ricco di acqua) supera la percentuale di glucosio, la cristallizzazione avverrà più lentamente.

Il miele di sulla contiene molto glucosio e poca acqua, quindi cristallizza rapidamente; sarà però sufficiente intiepidirlo a bagnomaria per utilizzarlo al meglio.

Riflessioni

Le api stanno scomparendo e la responsabilità è umana.

Questi piccoli, operosi insetti reggono gli ecosistemi con l’impollinazione e, quindi, è merito loro se l’uomo ha nutrimento e vita.

Ciò che sta mettendo a rischio questi insetti e, di conseguenza, la vita sul pianeta, sono i pesticidi e i cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento.

La soluzioni però esistono: praticare un’agricoltura sostenibile e togliere da produzione e commercio i pesticidi, aiutando così le api a proteggere le biodiversità.

Questo è un impegno che deve partire da ciascun individuo, in sinergia coi vari governi.

Tutto ciò è fondamentale per rispettare quel dono immenso e insostituibile che è la terra, la nostra unica casa. Lo stesso si impegna a fare Masilicò, scegliendo prodotti sani e naturali, e quindi scegliendo la vita!

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