Pizza!
Pizza

Pizza!

Pizza: chi ha incominciato a chiamarla così ?
La maggior parte degli storici sono concordi nell’affermare che la vera pizza è nata a Napoli, dopo che furono ritrovati alcuni documenti scritti in latino nel 990 a.C., si è scoperto che il termine “pizza” è nato a Gaeta.

Già nella Napoli del XVI secolo, una focaccia di galette (particolari ficacci è piuttosto secche) veniva comunemente chiamata pizza. Era il piatto dei poveri, veniva venduto per strada e riscosse in fretta un gran successo, fino a diventare un piatto amato anche dai nobili borbonici.

Le varianti erano tante, come ad esempio:

  • la “mastunicola”, preparata con basilico, strutto, formaggio, e pepe;
  •  a pizza ai “cecinielli”, ossia preparata con minutaglia di pesce.

Poi avvenne la prima vera unione tra la pasta ed il pomodoro (ortaggio fino a quel momento considerato velenoso) circa a metà del Settecento. La pizza rimase piatto tipico napoletano e attrazione turistica per la città partenopea, fino agli inizi del ‘900. Poi iniziò lentamente a diffondersi anche nel resto della Nazione, ma nel settentrione non prese piede  fino al secondo dopoguerra.

Quando dalla Campania la povertà spinse moltissime persone a cercare fortuna in altri stati e continenti, ecco che la pizza varco’ i confini.
Agli Italiani da sempre piace mangiare in compagnia di amici, parenti o del proprio partner, è tutto solitamente molto più piacevole che mangiare da soli.
Studi hanno dimostrato che mangiare in buona compagnia ha sicuramente dei benefici sull’umore, ma  anche sulla salute.
Ecco che, così ,una serata in compagnia davanti a ottime e gustose pizze, si trasforma sempre in una festa.
Tante persone, si sa, equivale a tanti gusti diversi, ecco perciò che da una base di ottimo impasto e gustosa passata di pomodoro, possono prendere vita le più svariate tipologie di pista.

Ma come si realizza un ottimo impasto?

Ricetta

Ingredienti

  • 500 g di farina 0 (o farina Manitoba)
  • 7 g di lievito di birra fresco (o 3 g di lievito di birra disidratato)
  • 10 g di olio extra vergine di oliva
  • 350 ml di acqua minerale naturale in bottiglia a temperatura ambiente
  •  8 g di sale

Procedimento

  • Porre in una boule la farina setacciata e unirvi il lievito di birra sbriciolato finemente . 
  • Mescolate utilizzando un cucchiaio di legno.
  • Versare l’acqua in più riprese, continuando a mescolare in modo che venga assorbita dalla farina e il lievito si sciolga completamente.
  • Aggiungere il sale e versare l’olio extra vergine d’oliva, sempre continuando a mescolare.
  •  Questo tipo di impasto, mescolato in modo grezzo viene definito ‘no knead’. 
  • Coprire la ciotola con un foglio di pellicola trasparente per alimenti e lasciar lievitare per 30 minuti a temperatura ambiente.
  • L’ideale sarebbe metterlo in forno con la modalità ‘forno spento’,o solo con la luce accesa, in modo da avere una temperatura costante di 26-28°.
  • Altrimenti avvolgere la ciotola in una tovaglia e lasciarla in un luogo riparato da correnti.
  • Trascorso questo tempo, trasferire l’impasto sul piano di lavoro e ripiegarlo su se stesso ripetendo l’operazione sui 4 lati .
  •  Poi per tre volte, richiudere l’impasto tirandolo con le mani. 
  • Inizialmente la consistenza risulterà piuttosto appiccicosa, perciò è bene aiutarsi con un velo di farina sul piano. 
  • Riporre il panetto nella boule, coprirlo con la pellicola e lasciare lievitare per altri 20 minuti.
  • Questo passaggio deve essere ripetuto per altre due volte; l’ultima volta, prima di rimettere l’impasto nella boule, versare un filo d’olio e infine lasciare lievitare a temperatura ambiente per almeno 3 ore.
  • Passato questo periodo di tempo, stendere la pasta nella teglia di cottura.

Tanta fantasia, tanti territori…..tante pizze diverse!

  • Pizza bianca o Focaccia: olio d’oliva, rosmarino e sale
  • Margherita: pomodoro, mozzarella e basilico
  • Marinara: pomodoro, aglio e origano
  • Diavola: pomodoro, mozzarella e salame piccante
  • Boscaiola: pomodoro, mozzarella, salsiccia e funghi
  • Quattro formaggi: mozzarella, parmigiano, gorgonzola e provola (quarto formaggio variabile)
  • Quattro stagioni: pomodoro, mozzarella, carciofi, prosciutto cotto, funghi e olive. 
  • Condimento diviso in quattro spicchi.
  • Capricciosa: pomodoro, mozzarella, carciofi, prosciutto cotto, funghi e olive
  • Romana o Napoletana: pomodoro, mozzarella, acciughe e origano
  • Funghi: pomodoro, mozzarella e funghi trifolati
  • Salsiccia: pomodoro, mozzarella e salsiccia
  • Salsiccia e friarielli: pomodoro, mozzarella e salsiccia e friarielli
  • Salsiccia e patate: mozzarella, salsiccia e patate
  • Frutti di mare o Pescatora: pomodoro, mozzarella e frutti di mare
  • Mari e monti: pomodoro, mozzarella, metà con prosciutto cotto e funghi e metà ½ misto di mare
  • Vegetariana o Ortolana: pomodoro, mozzarella, zucchine, peperoni e melanzane grigliate
  • Valtellinese: pomodoro, mozzarella, bresaola, rucola e grana
  • Al salmone: pomodoro, mozzarella, panna e salmone

Pizza bianca, rossa o gialla? https://www.masilico.com/categoria-prodotto/conserve-pomodoro-passate/
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