Castagnata tutti insieme
castagnata in compagnia

Castagnata tutti insieme

Il castagno

Il castagno è una pianta che ha origini veramente molto antiche, pare persino che fece la sua comparsa sulla Terra nel Cenozoico, dando vita a foreste vastissime.

È molto diffuso nell’intero bacino del Mediterraneo, lungo i litorali atlantici dell’Europa meridionale e dell’Africa settentrionale, sull’arco alpino, in Asia Minore, fino ad arrivare addirittura lungo il Mar Caspio.

 

La castagna

La castagna è un frutto dalle mille proprietà :contiene infatti un’alta percentuale di magnesio e manganese, tanto che se  consumata al mattino, bollita o arrosto, contribuisce a combattere la stanchezza autunnale.

Contiene poi carboidrati, aminoacidi, sali, vitamine e con la farina che se ne ricava, si può produrre un gradevole sostituto del pane integrale.

Le castagne consumate crude, poi, aiutano a creare degli anticorpi perfetti per proteggere dalle patologie stagionali e tonificare i muscoli. È curioso sapere che con l’acqua in cui sono stati cotti questi frutti, si possono risciacquare i capelli dopo lo shampoo per esaltare i riflessi dei capelli biondi, mentre se le castagne si fanno bollire per venti minuti, in due litri d’acqua, con due manciate di foglie e una decina di ricci, si ottiene un infuso perfetto per il bagno che, fatto due volte alla settimana, aiuta a rinforzare le ossa e a curare i reumatismi.

 

Castagnata tutti insieme

Quando arriva l’autunno è molto bello e divertente radunarsi in grandi compagnie e ,armati di guanti e scarponcini, andare a raccogliere castagne tutti insieme!

Ancora più gradevole se, dopo una giornata tra i boschi, ci si raduna a cuocerle e mangiarle tutti insieme, accompagnandole da un buon bicchiere di vino.

Tante sono le ricette per cucinarle dopo averle ben lavate, dalla più semplice dove vengono lessate in acqua, sale e foglie di alloro, oppure incise trasversalmente e arrostite nella pratica padella di ferro bucherellata, ma anche incidendole a croce, sbollentate pochi minuti e poi cotte al forno in un cartoccio con sale grosso e rametti di rosmarino.

Se invece le si acquista sgusciate ed essiccate, ci si può sbizzarrire in molti utilizzi, come ad esempio: la decorazione di dolci oppure in una zuppa di legumi ammorbidendole nel latte o semplicemente aggiungendole durante la cottura, ottime anche in una zuppa di verdure. 

Fantastiche se bollite in latte, zucchero e cacao!

Pensando ai castagneti secolari dei monti Alburni in Cilento, vien da ricordare ciò che scrisse Giovanni Pascoli a proposito di questi alberi:

“….il castagno ne ha scandito i ritmi di vita dalla nascita alla morte. Li ha accolti neonati frignanti nelle culle, ne ha arredato di mobilio la casa da sposi, ne ha fornito gli attrezzi di lavoro e botti e tini per la vinificazione, li ha accolti nella prigionia pietosa della “cassa” per l’ultimo viaggio. E, naturalmente, li ha alimentati con la povera gastronomia nei lunghi mesi invernali”.

Questa descrizione sottolinea quanto il castagno abbia da sempre un ruolo fondamentale per le comunità che si sono sviluppate intorno ai boschi di questi alberi, che possono vivere anche 1000 anni.

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