MACCHIA MEDITERRANEA: IL ROSMARINO 
MACCHIA MEDITERRANEA: IL ROSMARINO 

Macchia mediterranea: il rosmarino • La macchia mediterranea rappresenta l’ecosistema in assoluto predominante lungo il bacino del Mediterraneo ricco di arbusti che possono arrivare, in alcune specie, anche a 4 metri di altezza con foglie tendenzialmente piccole, dure, lucide e nella maggior parte, a carattere sempreverde.

Tutte queste peculiarità consentono alla vegetazione di resistere ai venti che vengono dal mare e che sono ricchi di salsedine.

Le specie più conosciute sono: erica, cisto, alloro, corbezzolo, mirto, cappero, ginepro, olivo selvatico, ginestra, caprifoglio, oleandro, rosmarino.

La macchia mediterranea: il rosmarino • Il mito

Un giardino rigoglioso in cui il profumo della vegetazione si mescolava a quello del vento salmastro; una regina che viveva il tormento di non riuscire a dare un erede al suo re.

Ecco gli “ingredienti” di questa leggenda…ah, no, manca: l’incantesimo!

Passeggiando, un giorno, la regina si imbattè in una pianta di rosmarino rigogliosa e fiorita.

Guardandola, la regina provò addirittura invidia per quella pianta così prospera e che era l’immagine della fecondità.

Successe che dopo breve tempo da questo “incontro” la nobildonna scoprì di essere incinta e partorì una piccola pianta di rosmarino, che chiamò proprio: rosmarina.

La regina la riempiva di attenzioni fino al giorno in cui il nipote del re di Spagna, in visita alla villa, la rubò portandola lontano.

Qualche tempo dopo, mentre il re suonava il flauto, magicamente il fusto della piantina si trasformò in una avvenente fanciulla.

Il re perse la testa per lei e, quando poteva, suonava il flauto per poterla vedere, ma dovette partire per la guerra, affidandola alle cure del giardiniere.

Ma, come ogni fiaba e leggenda che si rispetti, anche qui ci sono le sorelle curiose e maligne del re, che decisero di suonare il flauto del fratello per costringerla ad uscire dal suo rifugio.

Era così bella che, invidiose, cominciarono a maltrattarla fino a farla sfiorire.

Il giardiniere, preoccupato dalla reazione del re, trovò rifugio su di un albero, finché non passarono di lì due draghi, che gli suggerirono la ricetta di un unguento per guarire Rosmarina.

Realizzatolo, il giardiniere lo utilizzò e la principessa-piantina ritornò a fiorire e, quando il re tornò dalla guerra,si sposarono e…vissero tutti felici e contenti!

Torniamo coi piedi..nella terra

Altre sono le leggende legate a questo arbusto e questa pianta odorosa aromatica il cui nome (ros e maris) significa: rugiada del mare, produce dei fiorellini lilla-indaco, inizialmente veniva utilizzata durante i funerali per adornare i defunti.

Il rosmarino ha eccellenti proprietà medicinali.

Intanto dalle sue foglie si ricava un profumatissimo olio essenziale molto indicato nel trattamento di contusioni, torcicollo, dolori muscolari.

Il rosmarino è un antispasmo, antiparassitario, drenante per ritenzione idrica e cellulite, sulle vene varicose, la calvizie, la forfora, la pelle impura, ma anche come tonificante e rilassante, se utilizzato nella vasca da bagno.

Sono così tanti i benefici che apporta al corpo umano che, a volte, vien fatto di pensare che abbia poteri magici.

Utile quando ci sono problemi gastro-intestinali, inappetenza, ma anche come sostegno del sistema nervoso negli stati d’ansia e depressivi; per non parlare poi del fatto che sia un toccasana nelle emicranie e nelle nevralgie anche del nervo sciatico.

Macchia mediterranea: il rosmarino • Bellezza ed igiene personale

Il rosmarino è molto usato anche in cosmesi dal momento che ha un’azione purificante della pelle,quindi vengono preparate creme, ma anche deodoranti, shampoo, dentifrici, colluttori e persino profumi!

Si può realizzare un ottimo ed efficace detergente per i capelli lasciando per qualche settimana foglie di rosmarino (o un cucchiaino di polvere di rosmarino) in uno shampoo neutro, che dovrà essere filtrato prima dell’utilizzo.

Semplice anche realizzare un ottimo tonico per depurare la pelle facendo una infusione di acqua bollente e rosmarino.

Rosmarino del Cilento

Quel che colpisce aprendo un vasetto di polvere di rosmarino Masilicò è che si sprigiona un profumo così intenso, che è già benefico!

Ecco, proprio quello stesso profumo che colpisce passeggiando nei dintorni di Acciaroli, grazioso borgo Campano sul mare e i cui abitanti sono particolarmente longevi e pare che questo derivi proprio dall’utilizzo di questo arbusto.

Infatti è proprio delle piante di questi luoghi di cui si avvale Masilicò.

Per consentire il suo utilizzo in qualsiasi stagione ne cura la coltivazione, la raccolta che deve essere fatta al mattino, dopo che la rugiada della notte è evaporata al bel sole del Cilento.

Nella più antica tradizione i rametti venivano legati con uno spago e appesi a seccare in un luogo asciutto e ventilato.

Ogni giorno ruotati per farli essiccare in modo uniforme.

Una volta pronti i rametti potevano essere “sfogliati” e le foglioline polverizzate nel modo più naturale possibile.

Scauratielli? Sì,grazie

Piccole ciambelline dolci annodate a fiocco, buccia di arancia, mandarino e limone, zucchero, vino bianco, olio extra vergine DOP del Cilento, miele di erica Masilicò.

Una volta fritti saranno serviti sulle tavole natalizie con miele, rametti di rosmarino e passati in allegri confettini colorati.

Questo in Campania, ma ogni regione d’Italia vanta moltissime ricette dove il rosmarino è indispensabile.

Curiosità

Nel periodo Tudor in Inghilterra il rosmarino rappresentava la fedeltà femminile, ma c’era anche la convinzione che se un uomo non ne percepiva il profumo, non fosse meritevole di amore. 

Carrello

Nessun prodotto nel carrello.