FLAN ALLA PANNA CORTEGGIATO DA MIELE DI CASTAGNO
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Flan alla panna, corteggiato da miele di castagno

Flan alla panna, corteggiato da miele di castagno • Il flan

Il nome iniziale con cui era conosciuto il flan era “flaon”. 

Che sia dolce o salato il flan (che in Francia indica una crostata), nella cucina italiana, è uno sformato, un budino realizzato con un preciso stampo con un buco al centro. 

In alcune ricette il flan è cotto a bagnomaria, in altre al forno

Esistono però anche versioni di cottura nel forno a microonde o, addirittura, in pentole a pressione. 

Generalmente i flan più conosciuti sono a base di spinaci, zucchine, ma anche peperoni. 

Molto gradito in accompagnamento agli aperitivi o come portata intermedia nell’ambito di una cena. 

Il semolino

Macinando grano duro di ottiene il semolino, quello che è impiegato generalmente per preparare le prime pappe dei neonati o anche i caratteristici “gnocchi alla romana”. 

Molto ricco di fibre, amido, vitamine, minerali per queste sue caratteristiche appartiene alla categoria degli alimenti fondamentali. 

Ha un grande apporto energetico e una percentuale alta di carboidrati e, quindi, di calorie. 

Il pero

Le origini della pianta non sono certe, si parla di Africa del Nord,  Asia, Europa occidentale. 

Produce un frutto, la pera, molto gustoso, digeribile e di molte varietà, si parla di circa 4000 specie. 

Questo frutto ha proprietà antinfiammatorie grazie ai flavonoidi ed è ricca di polifenoli, che hanno proprietà antitumorali. 

Le proprietà contenute nella buccia sono tante, come ad esempio, quella di essere antiossidante.

La pera è inoltre molto ricca di fibre, vitamina C e potassio e si può definire anche scarsamente calorico. 

Risulta essere molto versatile in cucina: abbinata ai formaggi, soprattutto quelli di capra, nelle torte abbinata al cioccolato, ma anche utilizzata nella preparazione di vari liquori e grappe. 

La panna

La panna è la parte più grassa del latte, quello strato denso che si forma in superficie ed è proprio simile ad un panno 

Trova largo utilizzo in cucina e si differenzia nell’utilizzo a seconda della percentuale di grassi contenuti. 

In pasticceria l’uso più frequente è quello di “panna montata”

Questo preparato pare trovi le radici verso la fine del 1600.

Un pasticcere alla corte di re Luigi XIV, Francois Vatel, dovendo preparare un banchetto improvvisato e avendo in dispensa poche scorte, decise di sbatterla per incorporarvi aria ed aumentare così le dosi. 

Flan alla panna, corteggiato da miele di castagno • La ricetta 

Ingredienti

  • 650 ml di latte
  • 3 cucchiai di miele di castagno Masilicò
  • 80 g di semolino di grano duro
  • 80 ml di panna fresca
  • 1 cucchiaio di burro
  • 1 pizzico di sale
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 50 ml di acqua
  • 500 g di pere sbucciate e a tocchetti e denocciolate

Procedimento 

  • Stemperare nel latte il miele, aggiungere il sale e portare ad ebollizione 
  • Versarvi a pioggia mescolando il semolino in modo che non si formino grumi. 
  • Dopo circa dieci minuti di cottura a fuoco basso e sempre mescolando, arrivare ad addensarlo. 
  • A questo punto togliere dai fornelli e lasciarlo riposare e raffreddare. 
  • Montare la panna a neve ben ferma e incorporarla dolcemente al semolino. 
  • Preparare lo stampo (oppure 6 stampini) passandolo sotto l’acqua fredda e versarvi il composto.riporre in frigorifero coperto per due ore. 
  • Fondere il burro ed unirvi le pere e lo zucchero, dopo qualche minuto unirvi l’acqua e bollire leggermente per circa cinque minuti, sino ad arrivare che la parte liquida sia sciroppo. 
  • Quando le pere saranno cotte, sformare il flan in un piatto e servirlo con le pere, che potranno essere sia calde che fredde e gocce di miele di  castagno. 

Un accostamento ancora più sfizioso? Con i fichi al rhum Masilicò!

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