I pescatori del Cilento
I PESCATORI DEL CILENTO

I pescatori del Cilento

Quello del pescatore è un mestiere che sa di antico, che parla del passato, dello stretto rapporto con la natura, del sacrificio, delle tradizioni.

Quella della pésca è un’attività che da millenni fornisce cibo alle popolazioni che abitano intorno a laghi, mari o fiumi.

A seconda del tipo di fondali, di pesce, di imbarcazione, vengono utilizzati strumenti e tecniche di vario tipo da parte dei pescatori.

In Cilento il mare cristallino rende la zona una delle più suggestive di tutta la Campania.

Sono proprio qui le spiagge più belle di tutta la regione, una costa, quella Cilentana, che è caratterizzata da un continuo susseguirsi di tratti rocciosi, spiagge rocciose, scogliere e baie accessibili solo via mare.

Il mar Tirreno è ricco di pesci come la palamita, la passera di mare, il pesce sciabola e la triglia, pesci particolarmente apprezzati sono anche il tordo, la lampuga e il pagro.

Il volto del pescatore
di Venusto L. B.

“Nei volti dei vecchi pescatori si forma una ragnatela di rughe impresse dallo scalpello dei sacrifici, delle lotte col mare, delle paure di pericoli insieme all’entusiasmo di vivere. Questi sono i grandi scultori che modellano la nostra esistenza. Gli occhi parlano e le bocche tacciono. L’uomo di mare è sempre in pacata ma doverosa apprensione, le nostre tensioni esistenziali si distendono soltanto quando ritorniamo a terra dai nostri cari. Le rughe allora si trasformano, diventano solchi colmi di cultura, di bontà e di ricchezze morali. Sono queste le sfumature che contraddistinguono l’immagine del pescatore.”

Ecco, non esistono parole più adatte per descrivere i volti di quei Cilentana che hanno dedicato la loro vita alla pesca .

La partenza è fissata tra l’1 e le 4 di notte.
I pescatori arrivano a bordo una mezzora prima e preparano tutto il necessario e dopo 1 o 2 ore di navigazione per raggiungere la zona prescelta dal capo-pesca, ad alte profondità, si cominciano a calare le reti e inizia lo strascico, che può durare da 2 a 5 ore.

Al momento giusto le reti vengono tirate su, svuotate e subito rigettate in mare.

Intanto a bordo il pesce buono viene separato dallo scarto, fatto di alghe, plastiche e pesci vietati o sottodimensionati, e poi lavato, riposto nelle cassette e, all’occorrenza, messo nelle celle frigorifere, se l’imbarcazione ne è dotata.

Questa procedura di pesca composta da quelle che son chiamate “calate” prosegue fino alla prima serata, quando i pescatori rientrano in porto per vendere il pesce e lavare la barca.

Ecco, ora il pesce verrà acquistato e lavorato al fine di essere tradizionalmente conservato .

Quando i vasetti verranno aperti per consumare il contenuto, sarà come essere nei porti allo sbarco dei pescatori.
Qui trovi i nostri –> https://www.masilico.com/categoria-prodotto/conserve-di-mare/

 

Carrello