Ceci neri di Cicerale Masilicò: un tesoro in tavola
MACO ottobre ceci neri

Ceci neri di Cicerale: partiamo dall’inizio.

Il cece è il seme di una pianta erbacea, che appartiene alla famiglia dei legumi.
Ha una storia antichissima e in origine cresceva in forma selvatica in alcune zone dell’Asia occidentale. Ha caratteristiche energetiche molto importanti. Il suo nome potrebbe derivare dal greco kikis, che significa forza, ma anche dall”ebraico kikar, ovvero rotondo. Ricco di sali minerali e vitamine A, B, C, trova svariati utilizzi in cucina. 

Oggi parliamo del cece… nero! 

Masilicò ci propone il cece di una località Campana: Cicerale, che ha questo legume persino nello stemma comunale, intrecciato ad una graminacea. 

Caratteristiche dei Ceci Neri di Cicerale Masilicò

Questo legume dalla caratteristica colorazione della buccia è di dimensioni più piccole, paragonabili ad un chicco di mais. Possiede caratteristiche nutrizionali migliori rispetto al cece classico; la sua buccia rugosa e scura racchiude fibre e ferro. Nei tempi passati ne era consigliato l’utilizzo in gravidanza ed allattamento. 

Cece nero: Utilizzo in cucina

Al cece nero appartiene una sapidità naturale che ne consente il consumo, una volta lessato, anche con solo olio extra vergine di oliva (perfetto il DOP Masilicò). 

Col cece nero si possono realizzare ottime zuppe, soffriggendo abbondante cipolla, ma ci si può anche condire una buona pasta, come gli Spaghettoni trafilati a bronzo Masilicò (qui puoi trovare anche i Ceci Neri di Cicerale Masilicò), associando pomodoro e olio extra vergine. Fantastici i piatti in cui i ceci neri vengono affiancati, sottoforma di crema, al pesce spatola o alle seppioline cotte al vapore. In una vellutata di ceci si possono adagiare gustose polpettine di merluzzo, ma anche dei ravioli con ripieno di pesce. Un gusto praticamente appagante lo si trova anche nell’hummus che, realizzato con questi particolari legumi, assume una avvincente colorazione violacea. 

Curiosità sul Cece nero

Ai tempi di Napoleone, i marinai dei velieri, i ceci non li mangiavano, mai li utilizzavano come… tappabuchi! Infatti i comandanti ne facevano imbarcare un buon quantitativo e ogni volta che un chiodo “saltava” veniva sostituito da un cece, impedendo così di imbarcare acqua. 

Il Cece nero di Cicerale Masilicò ha il sapore della tradizione e non può mancare nella dieta mediterranea.

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