Curiosità sullo zafferano – Blog Masilicò
Curiosità sullo zafferano - Blog Masilicò

L’articolo Blog di oggi parla delle curiosità più conosciute sullo zafferano.  Una spezia che si ricava da un fiore dal colore viola, il Crocus sativus.

Come si usa in cucina e quali sono i principali paesi produttori? Sveliamo qualche curiosità su questa spezia molto apprezzata.

Se per tutti l’olio extra vergine d’oliva è l’oro liquido, lo zafferano è, senza dubbio l’oro rosso. Questo alimento che serve a dare sapore e colore a tantissimi piatti in tutto il mondo, infatti, è piuttosto costoso per l’estrema cura che richiede la sua raccolta.

Sapete esattamente cos’è lo zafferano o come viene raccolto?

Ecco qualche curiosità sull’oro rosso che è interessante sapere e che vi permetterà di apprezzarlo ancora di più in cucina. È una spezia che si ricava da un fiore dall’intenso colore violetto, il Crocus sativus.

Viene ricavato dagli stigmi (o stimmi) di questo fiore, che solitamente fiorisce in autunno. Nella stessa epoca avviene la raccolta (ottobre e novembre) che, per la delicatezza dell’operazione, deve essere fatta rigorosamente a mano, prima dei fiori e poi degli stigmi. La necessità di raccogliere almeno 150.000 fiori per ricavare un chilo di zafferano e la complessità della raccolta fanno comprendere l’alto costo di questa spezia profumatissima.

Quali sono i principali paesi produttori? Sullo zafferano esistono miti e leggende fin dall’antica Grecia. In ogni caso, pare che questo fiore violetto sia originario dell’India. Attualmente, i principali produttori a livello mondiale sono l’Iran e, ovviamente, l’India.

Tuttavia, a livello europeo, Spagna, Grecia e Italia sono fra i paesi che producono ed esportano maggiormente lo zafferano. In Italia, le regioni in cui si produce sono l’Abruzzo, la Sardegna e la Toscana, anche se lo zafferano si può trovare anche in altre zone sparse sul territorio nazionale.

Una ulteriore curiosità sullo zafferano?

Nel Regno Unito si trova una città, “Saffron Walden”, chiamata così proprio in onore della coltivazione dello zafferano (saffron in inglese) che avveniva in questa cittadina inglese.

Come si usa lo zafferano in cucina?

La migliore maniera per utilizzarlo è in stimmi, anche se si può trovare anche in polvere. In stimmi, continua a mantenere intatte le sue qualità aromatiche.

Per essere utilizzato correttamente, bisogna lasciare la quantità richiesta dalla ricetta in infusione in un liquido caldo, ad esempio il brodo, per più di mezz’ora. Alcune delle versioni in polvere, invece, possono essere ricomposte mischiandole con il cosiddetto “zafferanone” o “zafferone bastardo”, ricavato da un’altra pianta, il Carthamus tinctorius.

In altri casi, la polvere di zafferano può essere mischiata con la curcuma, denominata anche “zafferano d’India”. Ovviamente, la differenza è piuttosto marcata, sia a livello di sapore che di profumo.

Quali sono i piatti più conosciuti che si preparano con lo zafferano? 

Oltre che la tradizione, quindi il risotto alla milanese, un classico della gastronomia italiana, lo zafferano è utilizzato anche nello scapece alla vastese, una ricetta abruzzese a base di pesce, o nella trippa alla cagliaritana. 

Lo zafferano è uno degli ingredienti immancabili nella famosa paella valenciana.

Usate quello Masilicò, non rimarrete, di certo, delusi

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